Taxi, fila dritto con il governo “Aumenteremo le licenze a Rimini e in tutta la Riviera”

ilrestodelcarlino.it Rimini sale in taxi con il governo. Piace il nuovo provvedimento varato dal consiglio dei ministri (è il cosiddetto decreto ’Asset’) che permetterà, in maniera più snella e veloce, di aumentare le licenze di taxi. Nei capoluoghi d regione, nelle città metropolitane e dove hanno sede aeroporti internazionali, con il nuovo decreto il numero di taxi potrà essere incrementato del 20 per cento. C’è poi la possibilità, anche negli altri comuni, di concedere licenze temporanee per i taxi per un anno (con eventuale proroga di un altro anno): andranno affidate a chi è già titolare di una licenza. Insomma: cade il ’muro’. Ma Rimini, quel muro, ha già iniziato a sfondarlo da mesi.

“Abbiamo da tempo avviato la ricognizione delle licenze taxi, come il Comune di Rimini ci ha richiesto per incrementarne il numero – dice Daniele Morelli, sindaco di San Giovanni in Marignano e consigliere provinciale con delega alla mobilità – È chiaro che ora con il nuovo decreto cambia tutto. Attendiamo di leggerlo nei dettagli, ma con questo provvedimento l’iter per avere nuove licenze diventa più semplice e veloce, rispetto alle norme precedenti”. Oggi a Rimini ci sono 71 taxi, Palazzo Garampi vuole arrivare a oltre 80 e ora con il decreto sarà possibile aggiungerne almeno altri 14.

“È evidente che Rimini ha bisogno più di taxi. Anche negli altri comuni della Riviera, come Riccione, Misano, Cattolica, Bellaria, c’è necessità di migliorare il servizio – continua Morelli – Come Provincia lavoriamo in questa direzione”. La cooperativa dei tassisti riminesi, si sa, è contraria all’aumento delle licenze. “Noi dialogheremo con tutte le parti in causa – conclude Morelli – cercando una soluzione che sia soddisfacente per il territorio, per le esigenze del turismo, per gli stessi tassisti”.