ilfattoquotidiano.it “Un Governo serio non può proporre taxi gratis per chi beve in discoteca. Ho chiesto lumi anche al Governatore del Veneto, Luca Zaia che stimo seriamente ma non mi ha risposto: è forse imbarazzato per l’iniziativa del suo leader Matteo Salvini?”. A parlare è Paolo Crepet, sociologo, psichiatra, scrittore che è su tutte le furie per l’esperimento voluto dal ministro leghista dei Trasporti e delle Infrastrutture, che intende mettere a disposizione auto e navette all’uscita dalle discoteche per le persone che hanno bevuto troppo per evitare che guidino in stato di ebrezza.
La “prova” è stata fatta nei giorni scorsi al locale “Muretto” di Jesolo, sul litorale a nord di Venezia. “L’idea di per sé è quasi offensiva per la signora che deve fare la chemio e deve pagarsi il taxi. Tutto il resto è roba da osteria. Il messaggio è chiaro”, dice Crepet ironicamente a FQMagazine: “Ubriaconi di tutto il mondo unitevi, per fare la parodia di Marx. Vorrei capire la ratio, siamo noi a dover pagare questi taxi”.
Lo psichiatra non risparmia nulla al Governo: “Si fanno tagli sulla salute, alle scuole, poi a qualcuno viene l’ideona di pagare il taxi a una famiglia che ha la Porsche sotto il sedere“. Se la prende persino con i propri lettori, con le migliaia di persone che lo seguono negli incontri che fa in tutt’Italia: “Tutti i genitori sono d’accordo? Io che riempio le piazze, mi chiedo fuori dall’ironia: cosa ci vengono a fare ad ascoltarmi se questo è il risultato? Se leggessero davvero i miei libri, riderebbero di fronte a queste cose. Mi interessa parlare non solo del proponente ma del silenzio compromettete del genitore che fa il pusher nel dare cento euro al figlio sapendo che vanno in Spritz e quant’altro e pretende che paghiamo la sua incapacità educativa”.