Caos cantieri a Roma, la protesta dei tassisti: «Rovinati dal traffico, più Ztl o ci fermiamo»

roma.corriere.it Le proteste degli operatori per i gravi disagi causati dai lavori per il Giubileo. Tra le richieste al Comune, l’aumento di 3 euro a fine corsa e la sospensione della tariffa fissa da e per gli aeroporti di Ciampino e Fiumicino. È stata un’altra giornata di passione ieri per i romani tra il caos per i numerosi cantieri aperti  (Termini, piazza Venezia, piazza Pia), la viabilità bloccata e il violento acquazzone che nel pomeriggio ha colpito la città con allagamenti dal Centro a piazza Euclide, dal Trionfale a viale Jonio e piazzale Annibaliano. In alcuni punti il livello dell’acqua è arrivato a sfiorare le portiere delle auto imbottigliate negli ingorghi.

«Aumento esponenziale dei tempi di percorrenza»
Nel frattempo, mentre prosegue il confronto Comune-sindacati sull’incremento del numero delle licenze taxi  (il sindaco vorrebbe metterne a bando un migliaio) e l’adeguamento delle tariffe, i tassisti (un nutrito gruppo di sigle sindacali tranne la Cgil) hanno scritto all’assessore alla Mobilità, Eugenio Patanè, al presidente della commissione consultiva, Roberto Baldetti, e al direttore del dipartimento Trasporti, Daria Luciani, per denunciare «l’aumento esponenziale del traffico e, di conseguenza, dei tempi di percorrenza, con una significativa ulteriore diminuzione della velocità commerciale per il servizio taxi». Per controbilanciare l’impatto negativo dei lavori giubilari i conducenti delle auto bianche chiedono al Campidoglio l’apertura delle corsie preferenziali in via dei Fori Imperiali, via Arenula, via delle Botteghe Oscure, via Prenestina e via Laurentina.

«Chiediamo di prolungare l’orario della Ztl»
Gli operatori insistono anche per il prolungamento dell’orario della Ztl alle 2o e per estendere la chiusura dei varchi ai fine settimana. Un’altra istanza riguarda la sospensione della tariffa fissa da e per gli aeroporti di Ciampino e Fiumicino. In attesa che l’amministrazione aggiorni le tariffe (per velocizzare l’iter Loreno Bittarelli, presidente del 3570, suggerisce di adottare il «modello Milano») la richiesta dei tassisti è di una maggiorazione di 3 euro da applicare a fine corsa. «Se il Comune non ci viene incontro temo sia inevitabile che il servizio si fermi – sottolinea Alessandro Genovese, presidente di Ugl taxi – . Già da dodici anni circoliamo sottocosto, ormai dal Centro a Ciampino si impiega un’ora e mezza, la tariffa fissa a 31 euro è insostenibile». Quanto alle rimodulazioni (al rialzo) auspicate dalla categoria, la sua opinione è che non siano più rinviabili: «Con questa viabilità viaggiamo in perdita…».

«Ingresso in Centro a targhe alterne»
Andrea Atzeni (Fit Uil taxi) ritiene che servano maggiori controlli sulle preferenziali, spesso invase dai mezzi di carico e scarico merci come accade in corso Vittorio Emanuele: «Abbiamo chiesto di riaprire i Fori Imperiali ma dal Campidoglio ci hanno risposto di no. A causa dei cantieri stiamo soffrendo in modo esagerato, forse bisognerebbe adottare delle misure per il traffico privato, magari l’ingresso a targhe alterne in Centro. I tempi di percorrenza sono inqualificabili, sabato ho visto alcuni veicoli fare inversione a U in via Nazionale perché la coda arrivava fino a corso Vittorio. Molti colleghi stanno pensando di chiedere il turno notturno per evitare il congestionamento diurno, diventato insostenibile». Atzeni è scettico riguardo all’ipotesi di aumentare da uno a due a settimana i giorni di smart working per i dipendenti capitolini, sperimentazione alla quale potrebbero aderire anche altre amministrazioni pubbliche: «Mi sembra una sciocchezza, non penso sia risolutiva»


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