firenzetoday.it Vittoria in appello, al Consiglio di Stato, per Unica taxi e Uritaxi: la giustizia amministrativa ha dato ragione alle sigle sindacali, obbligando Sas (Servizi alla strada) a fornire i dati riguardanti gli accessi in Ztl di un Ncc con autorizzazione rilasciata dal Comune di Palaia, provincia di Pisa, così da poter ‘certificare’ le violazioni e procedere con azioni legali.
“È una sentenza molto chiara e, pur riferendosi a un caso fiorentino, esprime un principio generale valido su tutto il territorio nazionale”, commenta l’avvocato Paolo Giovannelli che insieme al collega Arturo Grasso ha difeso le due sigle sindacali, che si sono viste riconoscere il diritto ad acquisire la documentazione, tramite targhe, dei veicoli che si trovano in maniera continuativa all’interno dei confini comunali. Come nel caso del Ncc in questione.
“È un risultato e un precedente importante, perché le associazioni dei tassisti hanno l’esigenza di dimostrare eventuali comportamenti in violazione di legge, ma non è assolutamente semplice”. Adesso, dopo continue accuse incrociate, è invece arrivato l’assist dal Consiglio di Stato. “Presupposto generale dell’accesso (ai dati, ndr) è la presenza di un interesse diretto, concreto e attuale rispetto ai documenti richiesti. Nel caso di specie l’interesse è dato dal collegamento di detti atti con la particolare aspettativa di lavoro dei conducenti di taxi e con le connesse esigenze concorrenziali rispetto alle autovetture che rendono il servizio di noleggio con conducente”, si legge nella sentenza che prevede l’eventuale omissione di altri dati sensibili, come ad esempio nome e foto delle persone trasportate. “Dando ragione alle due associazioni – aggiunge l’avvocato Giovannelli – viene però stabilito che la tutela alla riservatezza non può essere prevalente sul diritto alla difesa”.
“Gli Ncc – ribadisce in conclusione – hanno un vincolo di territorialità, devono avere un’autorimessa nel comune che ha rilasciato l’autorizzazione e i servizi che partono da lì, non possono piazzarsi in un altro comune e svolgere la propria attività come se fossero dei tassisti. Con questa sentenza, se ci saranno comportamenti scorretti, sarà più facile individuarli e poi agire di conseguenza”.
Sul caso intervengono anche i consiglieri comunali di Sinistra progetto comune Dmitrij Palagi e Antonella Bundu che nei giorni scorsi avevano fatto una richiesta di accesso agli atti sulla questione accessi Ncc: “Il vincolo di territorialità si impone, quindi. Proprio oggi la polizia municipale ha risposto a una nostra richiesta di accesso agli atti, spiegando di non poterci comunicare le sanzioni specifiche emesse a danno di Ncc, perché l’ente non prevede categorie. Ringraziamo chiaramente gli uffici e chiediamo al governo cittadino una riflessione specifica su questa vicenda, per capire se non sia urgente capire come aumentare gli elementi di conoscenza del territorio. Abbiamo provato a capire da Palazzo Vecchio se abbiamo idea di quanti Ncc operino sul nostro territorio, pur avendo un’autorizzazione rilasciata da un altro ente: la risposta pare essere ‘no’. Allora attiviamoci per avere queste informazioni”.