“Sotto l’albero di Natale, molti operatori del comparto taxi e più in generale tanti italiani, troveranno in regalo un corposo aumento delle tariffe assicurative”. E’ quanto dichiarano in una nota Federtaxi Cisal, Tam, Satam, Ugl taxi, Uritaxi, Claai, e Uti. “Una sonora stangata che per le auto bianche arriverà a toccare anche punte del 30, 35% ma che, in modo trasversale, colpirà pesantemente il portafoglio di tutti gli italiani.
A fronte di questi mostruosi e ingiustificabili aumenti, che vanno di molto oltre l’inflazione presente nel Paese, si registra un imbarazzante silenzio da parte delle autorità di vigilanza del mercato e anche di diverse associazioni che dovrebbero teoricamente tutelare gli interessi dei consumatori. E mentre l’Antitrust ha mobilitato con solerzia straordinaria la guardia di finanza per acquisire semplici dati dalle strutture radio taxi del comparto (quando avrebbe potuto tranquillamente richiederli tramite una semplice pec) davanti ad una montante ondata di aumenti del prezzo delle polizze assicurative, che renderebbe lecito far pensare alla costituzione di un vero e proprio cartello, resta in religioso silenzio.
Questa differenza di trattamento – conclude la nota – tra strutture di natura cooperativistica che organizzano il lavoro dei propri soci e grandi ed intoccabili società di capitale è per noi inaccettabile e ci consente lecitamente di dubitare dell’imparzialità di certe Authority”. (ANSA).