Roma|Bando per le licenze taxi, Cobas e sostituti si uniscono per fermare il concorso

romatoday.it Il bando verrà impugnato al Tar, “al massimo durante la prossima settimana” assicura il sindacato. L’obiettivo è chiaro: ottenere inizialmente una sospensiva e poi entrare nel merito del provvedimento. Cobas e Comitato sostituti alla guida si sono uniti nella battaglia contro il concorso con il quale il comune di Roma rilascerà 1.000 nuove licenze taxi nella Capitale.

Bando taxi impugnato

Dopo gli annunci è arrivata la certezza. Nella giornata di lunedì 16 settembre, i sindacalisti Cobas, che già avevano annunciato ricorso contro il concorso del Campidoglio, hanno ricevuto i sostituti alla guida taxi di Roma, i quali avevano criticato il bando ancor prima che venisse pubblicato. Così si è deciso di unire le forze e tentare, insieme, di cambiare le regole con le quali si andrà a potenziare, finalmente, il servizio pubblico non di linea della città.

I punti del bando contestato
Sono tre, sostanzialmente, i punti del bando taxi che vengono contestati dai rappresentanti dei lavoratori e dai sostituti. “Intanto contestiamo il mancato rispetto della legge 21/92 in merito ai titoli preferenziali” spiega a RomaToday Angelo Nobile, delegato nazionale di Cobas Taxi. In particolare, “non viene giustamente considerato il lavoro svolto dai sostituti alla guida” e la loro esperienza nel settore. Infatti, il concorso assegna un massimo di 5,2 punti per quei sostituti che guidano un taxi da dieci o più anni. Tanto per fare un paragone, si ottiene un punteggio maggiore rispondendo correttamente alle sei domande di inglese.

Titolo oneroso

C’è, ovviamente, la questione anche del “titolo oneroso”. Chi risulterà idoneo, al termine del concorso, a guidare un taxi dovrà poi sborsare 75.500 euro per la licenza. Una cifra importante, da corrispondere entro 60 giorni dalla proclamazione dei vincitori. Come abbiamo raccontato nella sezione Dossier di RomaToday non è certamente facile riuscire ottenere dalle banche una cifra simile. “Questo è un provvedimento anti costituzionale – sostiene Nobile – perché esclude dal concorso chi non può pagare una simile cifra”. Un aspetto contestato anche dai sostituti alla guida che, per mesi, hanno chiesto che il bando fosse a titolo gratuito.

Prova di esame punitiva
Secondo i Cobas la prova d’esame, infine, sarebbe troppo punitiva. “Basta non rispondere correttamente ad almeno due domande di inglese o altre sulle materie fiscali per vedersi, in pratica, annullata la prova – spiega ancora Nobile – il test è stato impostato con un metodo punitivo invece che premiante. Tra l’altro – continua – parliamo di un concorso che non sarà troppo differente dall’esame di abilitazione che tutti gli aspiranti tassisti hanno affrontato. Ecco perché non capiamo il perché le regole debbano essere così stringenti”.

Le tempistiche
La scadenza per presentare le domande al Comune di Roma è fissata per il 23 settembre. Cobas e Comitato sostituti alla guida taxi contano di depositare il ricorso nei prossimi giorni, “al massimo la prossima settimana”. Intanto, durante l’incontro di ieri è emerso come in tanti stiano presentando domanda per avere poi modo, eventualmente, di fare anche ricorsi singolarmente. “il problema non è solo il titolo oneroso – spiega ancora Nobile – ma il concorso, per come è stato impostato, è sbagliato. Dispiace vedere che siamo l’unico sindacato che, su questo tema, è passato dalle parole ai fatti”.