Il flash mob del caffè -di Davide Pinoli

Le notizie che uniscono il mondo taxi prendono vita in chat, dove i 5000 tassisti milanesi si scambiano informazioni, impressioni, commenti utili anche ad organizzare proteste.Venerdì scorso, per la seconda settimana consecutiva è andato in scena il “flash mob del caffè“, protesta pacifica ma significativa nel centro di Milano organizzata per dare un segnale importante al Comune, sempre più apatico e distante dal suo servizio pubblico taxi il quale chiede aiuto e rispetto delle regole.

Tra le centinaia di auto bianche ferme al presidio notturno di piazza Duomo anche quella di Guido G. uno dei leader dei gruppi whatsapp Max 1 e Max 2 che raccolgono la presenza del 60/70% della categoria: “La protesta, nonostante l’ora tarda è stata caratterizzata da una partecipazione importante, certificando la ritrovata unità di questa categoria. Saranno le vessazioni a cui siamo sottoposti, sarà la frustrazione che deriva dal vedere noleggiatori illegali godere di una insopportabile e continua impunità, saranno le continue ingiustizie che i vari Tar perpetrano nei nostri confronti, che ha portato i tassisti a serrare i ranghi e a concretizzare la protesta”.

Il pensare a questo “flash mob del caffè” come ad una prova generale per una mobilitazione ancor più grande è confermata dallo stesso Guido G:” la possibilità di mobilitare i tassisti in tempi brevissimi è sempre stata una prerogativa di questa categoria: d’altronde la situazione è molto sentita in quanto si sta assistendo ad una vera e propria scalata da parte di Uber con mezzi da noi ritenuti assolutamente illegali. Il punto di rottura o di non ritorno è molto molto vicino”.

Le tensioni tra tassisti e operatori del noleggio con conducente (NCC) a Milano sono una questione annosa che nelle ultime settimane hanno fatto registrare anche diversi episodi di scontri e di violenza che hanno infiammato le chat e di conseguenza gli animi di chi, nonostante un incontro organizzato in Prefettura, lamenta una concorrenza ritenuta assolutamente sleale.

Claudio Severgnini numero uno del Sindacato TAM è riconosciuto per essere un punto di riferimento della Categoria a livello nazionale: “L’invasione del territorio urbano da parte di NCC non appartenenti all’area metropolitana milanese è stato segnalato da tempo a tutte le Autorità competenti. Come ribadito recentemente in presenza a Sindaco, Prefetto e Assessori, auspichiamo che la Pubblica Amministrazione e la Prefettura stessa siano ad intervenire nel concreto in modo deciso per reprimere questi abusi nel rispetto della legge vigente”.

Come dire: l’aria “spesseggia”. Speriamo pertanto che il segnale venga colto prima che sia troppo tardi per fermare una protesta che sembra, nei fatti, ormai iniziata. In vista degli imminenti eventi fieristici, delle prossime olimpiadi e a fronte delle problematiche legate alla viabilità e al Trasporto Pubblico, pensare ad una nuova guerra dei taxi a mettere in ginocchio la città, fa venire i brividi.