Filzi e Ponte Seveso, le proteste dei commercianti

«Non siamo insensibili al grido di dolore che da tante parti d’Italia si leva verso di noi». Queste celebri parole furono pronunciate dal sovrano piemontese Vittorio Emanuele II nel discorso al Parlamento del 10 gennaio 1859, annunciatore dell’imminente seconda guerra d’Indipendenza contro l’Austria. I commercianti di via Fabio Filzi e Ponte Seveso hanno lanciato il loro personale grido di dolore agli abitanti del quartiere e anche ai non residenti, quale preambolo a possibili forme di protesta più incisive. Il motivo: le nuove soluzioni viabilistiche apportate dal Comune, iniziate nel luglio dello scorso anno e ultimate da meno di una settimana. Ciò che colpisce nel comunicato esposto in numerosi esercizi commerciali (vedi foto) è la rapidità con la quale i commercianti hanno risposto agli immediati disagi provocati da cordoli, piazzuole, pali e telecamere. Noi di TaxiStory avevamo già in parte anticipato i primi potenziali elementi di disagio in un post pubblicato mesi fa ipotizzando infausti scenari futuri, senza però considerare la presenza dei cordoli in rilievo. A lavori ultimati ci sentiamo di affermare che le nostre previsioni – per quanto concerne la nostra attività – sono state confermate: disagi per gli spazi ristretti, soprattutto per le vetture più ingombranti, difficoltà a raggiungere il posteggio di via Ponte Seveso dove non è più possibile immettersi con una semplice manovra a “U”, grande confusione nelle svolte a sinistra da parte delle auto private che sono quasi costrette a tagliare la strada ai mezzi in corsia riservata. La presenza dei cordoli crea inevitabili blocchi del traffico qualora sia necessario fermarsi per esigenze di  carico/scarico clienti laddove manca un passo carraio. Queste nostre rimostranze, già più che sufficienti per declassare l’opera di riqualificazione a livello di “porcata colossale”, vanno sicuramente a integrarsi con quelle dei commercianti e dei malcapitati pedoni che sono inciampati sui cordoli stampando il proprio volto sull’asfalto. Il giorno 4 maggio alle 8 e 30  i manifestanti meriteranno come minimo un applauso e magari qualche minuto di solidarietà da parte dei tassisti, anch’ essi vittime delle stesse soluzioni avventate.

2 commenti

  1. cioè stanno esagerando..tra cordoli, telecamere rotonde enormi, marciapiedi larghi più della corsia di marcia..è questa la filosofia del comune per far prendere + mezzi pubblici a chi prende abitualmente la macchina? comunque tornando a questo articolo in primis esprimo la mia piena solidarietà ai commercianti di quella zona e in secundis ho un dubbio al quale spero qualcuno sappia rispondere: ma se mi arriva una chiamata all’hotel terminal dove posso sostare senza intralciare il traffico veicolare?

  2. ok è vero che non ce n’era bisogno lì…però…vi rendete conto che si è dovuto rimuovere i cordoli che garantivano la circolazione libera di taxi bus e tram su preferenziale perchè…i clienti dei commercianti così non potevano più fermarsi ovunque e ognora in doppia fila, pena ostacolare brutalmente il traffico privato(invece se si ostacolano i mezzi pubblici chissenefrega, se non sei a bordo). e così, per non rischiare una manciata di voti sotto elezioni, smantellata la corsia appena posata, con spreco di denaro e risate amare entrambi giganteschi!
    cioè per non disturbare l’anarchia stradale scusate se abbiamo osato creare una situazione che andava a favorire il trasporto pubblico, compromettendo così il vostro diritto a trasgredire e intralciare liberamente la circolazione. mi sembra che qualcosa funzioni alla rovescia…

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