PRIMA di incontrare il vicesindaco, Dario Nardella, si riuniranno per fare il punto della situazione. Ci saranno i cda dei radiotaxi fiorentini e il neoeletto direttivo del sindacato unitario dei tassisti fiorentini, l’Unione Fiorentina Taxi, che probabilmente stamani individuerà il suo presidente (sono in corsa Roberto Cassigoli, di Unica Taxi Cgil, e Claudio Giudici, di Uritaxi).
I nodi che la categoria intende affrontare con Palazzo Vecchio sono molti. D’altra parte, sono dieci mesi che i sindacati dei tassisti non incontrano Nardella e una riunione non basterà certo per discutere di tutto.
TRA LE PRIORITÀ della categoria ci sono l’adeguamento delle tariffe, ferme da tre anni, e la lotta all’abusivismo e alla concorrenza sleale. Il dito è puntato soprattutto contro i noleggi con conducente, che arrivano da fuori comune a procacciare clienti, in un momento critico per la categoria, che a causa della crisi ha registrato cali di fatturato anche del 35%.
Questo a fronte del rialzo dei costi del carburante e della Cosap, tra le questioni che i sindacati metteranno sul piatto. Il canone per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche, infatti, per i tassisti è aumentato del 40% nel 2010, ed è stato adeguato all’Istat per l’anno 2011, raggiungendo la cifra annuale di 612 euro.
Una ‘gabella’ che in Italia non viene sempre applicata ai tassisti e che in altre città, se si paga, si ferma a 40-50 euro l’anno.
UN’ALTRA questione sentita dalla categoria è la trasparenza delle tariffe, oggi, a detta dei tassisti, non più garantita perché, tra le altre cose, sono spariti dal centro i totem informativi che riportavano i prezzi del servizio. Non ci sono più alla stazione centrale e anche in aeroporto le tariffe sono esposte su un muro che resta nascosto ai più.
Non basta. Oggi si parlerà anche del piano di viabilità e dei parcheggi riservati ai taxi, spostati in occasione del rifacimento di alcune piazze e mai più ricollocati.
"PENSO ad esempio a piazza dell’Unità", spiega Valter Del Bene, presidente della cooperativa Cotafi. «Hanno tolto il parcheggio e lo hanno messo in fondo alla piazza, dove non lo vede nessuno».
"Lo stesso – aggiunge – accade continuamente in piazza Santa Maria Novella: a causa dei lavori hanno spostato gli spazi a noi riservati un sacco di volte e ancora non abbiamo capito che fine faremo. Su piazza Beccaria, invece, c’è un altro problema: ci sono i pioli in mezzo agli spazi e puntualmente andiamo a urtare contro con il taxi".
OGGI, poi, c’è chi solleverà la questione delle 60 licenze che attendono ancora l’equiparazione alle altre circa 600 ordinarie.
"La nostra priorità – sottolinea Nadia Nozzoli, presidente della cooperativa al femminile In Taxi – è avere la possibilità di lavorare quanto gli altri tassisti. Al momento, infatti, non possiamo lavorare di notte e abbiamo due turni obbligatori di otto ore: dalle 6 alle 14, dalle 14 alle 22".
INFINE, c’è chi andrà all’incontro per ascoltare quello che avrà da dire il vicesindaco Nardella. "È lui che ci ha convocato. Andremo all’appuntamento per sentire le sue proposte, poi decideremo il da farsi", è il commento di Maurizio Ciardi, presidente di Socota. "Da parte mia non c’è nessuna richiesta in particolare. Questa volta ci sono anche i sindacati, saranno loro a intervenire a tutela della categoria".
fonte: lanazione.it 28/04/2011
“c’è chi solleverà la questione delle 60 licenze che attendono ancora l’equiparazione alle altre circa 600 ordinarie.
“La nostra priorità – sottolinea Nadia Nozzoli, presidente della cooperativa al femminile In Taxi – è avere la possibilità di lavorare quanto gli altri tassisti. Al momento, infatti, non possiamo lavorare di notte e abbiamo due turni obbligatori di otto ore: dalle 6 alle 14, dalle 14 alle 22″.”
MA nessuno si chiede come mai queste licenze non sono equiparate??? forse perchè all’epoca furono emesse in regime di bersani a titolo oneroso ma a meno di un terzo del valore di mercato appunto perchè servivano a coprire degli handicap di servizio?? sarei curioso di sapere “sempre se gli handicap si sono allargati anche agli altri orari”, se ai proprietari di quelle 60 licenze venisse chiesto di pagare gli altri 2/3 del valore che non hanno pagato per essere equiparate… poi vediamo cosa dicono…
come al solito fintanto che devono pagare meno tutto va bene.. dopo meno di 2 anni già cambia tutto??? e chi ha comprato la licenza a prezzo pieno nello stesso periodo è solo un pxxla
C’è sempre una spiegazione per tutto, peccato che i giornalisti riportino SEMPRE le notizie in modo parziale così da presentare, quella dei taxi, una corporazione di figli di buona donna dediti all’arricchimento personale grazie alle loro ricche rendite di posizione.
E’ stato immensamente più umano nei nostri confronti Alberto Sordi col film “Il tassinaro” che ha descritto, a volte esagerando con delle caricature, la vera vita del tassista.
Qui se ne parla: http://www.unicataxifirenze.com/sites/default/files/DOCUMENTO%20INVIATO%20AL.doc
Scusa Leonardo ma ho letto il file per intero e non ho trovato cenno all’equiparazione delle 60 licenze e ne a quello che fu pagato al momento dell’emissione , ma solo al numero dei taxi e del fatto che chi era già stato collBoratore famigliare aveva punti extra. Se mi sbaglio ti chiedo di dirmi dove ne parlano anche se comunque purtroppo io mettevo il punto sul fatto che i giornalisti parlano solo di quello che vogliono senza far capire alla gente come mai le licenze sono così. E come e’ scritto nell’articolo sembra che sia un loro sacrosanto diritto l’equiparazione, cosa che non lo e’ assolutamente
Vincenzo » Ho letto anch’io il doc rilevando quanto tu dici. Ti ho indirizzato in quel blog fiorentino perchè il tema delle licenze è affrontato anche in altre sezioni del sito.
(io ne ho letto solo una parte). E’ anche presente un contatto email per chiedere informazioni extra, che a un tassista milanese non saranno sicuramente negate.