La categoria “incriminata”

4) LIBERALIZZAZIONI
È una vecchia battaglia che nessun governo di destra o di sinistra è riuscito ancora vincere. Ne sa qualcosa il professor Francesco Giavazzi dell’Università Bocconi di Milano che a causa di un suo articolo che chiedeva una deregolamentazione del settore dei taxi subì addirittura delle minacce sotto casa da parte di alcuni scalmanati appartenenti alla categoria "incriminata". Una deregolamentazione dei servizi di carburante alla pompa ad esempio farebbe calare il prezzo della benzina, ma la concessione di nuove licenze è spesso bloccata a livello regionale.  fonte: ilsole24ore.com 30/04/2011 seconda pagina (grazie Andrea)

13 commenti

  1. E’ interessante elencare la altre 9 criticità… siamo al 4° posto, siamo prima del “Fisco”, e di “Età Pensionabile”!!!!! Ma questi giornalisti ma si rendono conto che non abbiamo nessun impatto sull’economia italiana con liberalizzazione o senza liberalizzazione???
    E poi non parliamo di Giavazzi…… che forse sa a malapena le tabelline 1×1=1, 1×2=2…..
    Perchè non aboliamo la categoria professionale dei giornalisti? io so scrivere dall’età di 6 anni…

  2. E’ lo stesso Giavazzi che nel 2007 scrisse sul corriere “La crisi del mercato ipotecario americano è seria, ma difficilmente si trasformerà in una crisi finanziaria generalizzata” e che nel 2008 con il fallimento della Lehman Brothers sostenne “È un bel giorno per il capitalismo, perché non si possono salvare i banchieri sempre e comunque” salvo poi ricredersi dicendo che ogni salvataggio è possibile alla faccia del libero mercato. Possiamo stare tranquilli un vero esperto.

  3. Devo dire che quei tipi che hanno fatto minacce verbali sotto casa Giavazzi, se avessero collegato il cervello prima di agire, avrebbero capito che il loro gesto avrebbe creato nel tempo solo un effetto boomerang, perchè va a favore dei media riproporre l’episodio di qualche facinoroso, quando c’è la necessità di oscurare un’intera categoria. Poco importa se fossero in quattro gatti, l’importante è far credere all’opinione pubblica che fossero molti di più.

  4. Sai che ho sempre avuto dei dubbi sulla questione? Andreotti disse: ” A pensar male si fa peccato, ma difficilmente si sbaglia”.

  5. E’ una cima questo qui!! Mi dice che bisogna aumentare l’ età pensionabile per liberare importanti risorse economiche… ceeeerto! Mandiamo la gente in pensione a 90 anni così i giovani non lavorano più.
    Guardando il mondo da questo punto di vista si arriva ad ipotizzare tranquillamente che i tassisti siano la causa di ogni rovina economica: meglio sarebbe che tutte le licenze fossero di proprietà di pochi ricchissimi sfruttatori che danno lavoro a taaaante persone… in stage!! (stupendo tipo di contratto in cui lavori senza essere pagato per fare “esperienza”…. il mestiere non te lo insegnano ma ti sfruttano per benino e poi un bel calcione e via, al confronto i vecchi co.co.co sono fortunatissimi!). Invece di pensare a ‘ste c****te pensassero a sfruttare di meno la gente e a fare dei contratti decenti a chi lavora restituendogli DIGNITA’!

  6. I tassisti, capaci di condizionare l’orientamento politico della gente (così diceva un giornalista di un noto quotidiano), da bravi spettatori e buoni osservatori, vedono la rovina economica e chi la mette in atto. Ecco perchè vogliono farli fuori.

  7. Non ho parole…..ma secondo voi, a Milano, in poco meno di 5.000 possiamo condizionare qualche cosa? Ma se manco ci tengono in considerazione sulla viabilità: meglio aprire ed intasare le corsie di moto, alla faccia del costo delle corse, salvo poi dire che il taxi è caro carissimo!!!! Bisogna liberalizzare per far diminuire il costo all’utenza vedi:
    * edicole
    * benzinai
    * assicurazioni

  8. Attilio » quel giornale è così famoso che se ti dico il nome non ci credi! Siamo più di 5000 se conti le seconde guide attive, ma non è questo il punto: noi abbiamo il “polso” dell’economia, non ci serve essere economisti per affermare che la crisi non accenna a diminuire, il nostro sistema di misura è per davvero il metro, quello che serve per vedere quanto è lunga la fila dei taxi ai posteggi alle 10 della mattina… Parliamoci chiaro, i taxi sono fermi a girarsi pollici perchè sono troppo cari (una certezza per certi scribacchini) o perchè la gente che gira per lavoro (i ns principali clienti) non c’è? I taxi in coda sul Forlanini già alle 9 e 30 di un lunedì, significa che i taxi sono troppi (pura eresia per certi scribacchini) o la gente vola di meno?
    Bene! Se facciamo questi ragionamenti con la gente comune e li sviluppiamo un pochino, poi aggiungiamo altra carne al fuoco, può darsi effettivamente che il cliente che esce dal nostro taxi abbia le idee leggermente diverse da prima. Ma sottolineo: PUO’ DARSI…

  9. Andreotti, caro Leonardo (#8), la pensa allo stesso modo.
    E anche un certo Ministro, in tempi più recenti, ha ritirato una finta liberalizzazione perché aveva paura di 5000 persone qui (e le altre altrove) che lo sbugiardassero e spiegassero alla gente che si trattava di operazione di cartello con annesso rincaro successivo.

  10. HE!HE! domani vado in giro a tirare l’acaua al mio mulino e sussurro nelle orecchie dei clienti: “VOTA ANTONIO, VOTA ANTONIO”
    Oddio, non quell’Antonio, io dicevo quello di Totò!
    A parte gli scherzi, noi facciamo paura ai politici e anche ai giornalisti perchè siamo per davvero un veicolo del verbo. Il problema è che questo “verbo” non è ben chiaro che verbo sia, una volta c’era l’effettiva differenza tra un partito e l’altro, oggi la differenza è sempre meno marcata perchè si fanno tutti i ca**i propri.

  11. Claro.
    Infatti dico: “ci accusano di essere una lobby? Cacchio invece di star divisi su tutto, facciamola…”. Ma la risposta che ricevo si può sintetizzare così: “Idea bellissima, ma se c’è da sbattersi vai avanti tu, io preferisco lamentarmi al posteggio”.

    Sono cresciuto a Genova, comprendo ed approvo la valenza terapeutica del mugugno. Ma belandi, non basta mica…

  12. A Zena dicono anche che se si stacca un bacco sul Fasce stai certo che ti si infila nel ****!

I commenti sono chiusi.