La prova che i tassisti controllano la grande stampa
E’ da ieri che sui giornali rimbalza questa storia di Federico Hoefer, l’imprenditore del trasporto pubblico che grazie alla pubblicità mirata su Google è diventato un caso di successo nell’area del veronese, attirando molte prenotazioni dall’estero per un servizio privato di limousine a lungo raggio (sopt su Malpensa).
Della vicenda mi colpisce l’atteggiamento dei titolisti del Corsera, che sia su carta che su web continuano di parlare di caso di successo per il “tassista” Hoefer, nonostante nell’intervista Hoefer stesso scongiuri il giornalista di non parlare di “servizio taxi”, per non attirarsi le antipatie dei guidatori dotati di coccarda comunale, suoi concorrenti.
Con il rischio che, oltre a essere così cercato dall’estero grazie a Google, venga braccato anche qui da noi.
fonte (delle eterne ca**ate): jonkind.com 25/05/2011
Io gli ho risposto sul suo sito spiegandogli che il sig. Hoefer chiede di non essere chiamato tassista non perchè la “lurida lobby” comanda la stampa e lo viene poi a cercare sotto casa ma perchè E’ LA LEGGE CHE LO VIETA pena pesantissime sanzioni: se lui permette che un giornalista lo definisca tassista va contro la legge e rischia. La suddetta legge è stata fatta non in modo da avvantaggiare la “lurida lobby” dei tassisti ma per proteggere AMBEDUE le catecorie, tassisti e NCC, impedendo a ciascuno di spacciarsi per il proprio “cugino”. Spero di aver spiegato ai non addetti ai lavori la faccenda in modo chiaro e non fazioso
Giovedì pomeriggio gli hanno dedicato un’intervista su Radio24.
Lui stesso minimizzava il suo operato, del resto per sua stessa ammissione non ha fatto altro che creare un sito ed indicizzarlo su Google.
Non riesco a darmi ragione di questa gran cassa per il suo sito.
Mentre frequentavo il corso per l’iscrizione al ruolo un altro allievo intenzionato a diventare NCC parlava di un servizio simile, che comunque chiedeva pesanti percentuali, non dico sia lo stesso.
Certo è che forse arriveranno prima loro , gli NCC, ad avere una centrale unica che non noi tassisti milanesi.
lumachino » Centrale unica? Per poi sentirci dire dall’Antitrust che facciamo cartello e non abbiamo concorrenza? Scherzi vero?
Una centrale unica, per far mangiare bene i soliti noti con le loro corse privilegiate e lasciare a noi sfigati quello che resta