Fasce tricolori e braccia incrociate. Questo è stato il leitmotiv della giornata per una parte dei tassisti della Capitale. La protesta preannunciata di parte della categoria delle auto bianche sembra aver raggiunto l’obiettivo primario. Cioè quello di dare un segnale forte all’amministrazione comunale ma anche al suo sindaco, Gianni Alemanno: niente più sconti. La giornata è iniziata con una battaglia di cifre: da un lato l’Agenzia della mobilità che ha parlato di una situazione nella normalità – “senza gravi criticità” -. Dall’altra le sette sigle sindacali e di categoria (Ugl, Fit Cisl, Unica Cgil, Legacoop, Federtaxi-Cisal, Ati, Mit), che hanno proclamato lo sciopero e che hanno parlato di un’adesione al 90 per cento, con punte del 97 per cento all’aeroporto di Fiumicino. Ma per chi ha avuto modo di osservare le arterie del traffico del Centro storico, che solitamente sono maggiormente battute dai taxi, ha sicuramente notato una calma apparente. Traffico al minimo e poco rumore, ma soprattutto, tanti turisti con i propri trolley che vagavano quasi senza meta alla ricerca della stazione della metro più vicina o dell’albergo prenotato su internet. A lavorare erano soprattutto auto bianche del Radio Taxi 3570, la più grande cooperativa della Capitale, ma soprattutto la cooperativa di cui è presidente Loreno Bittarelli, l’ex falco dello sciopero del 2007 che ora, da presidente di Uritaxi ha scelto di tendere una mano al Campidoglio. Al presidio convocato alla Bocca della Verità si sono riuniti qualche centinaio di tassisti ma poche autovetture, che erano state il simbolo dello storico sciopero del 2007. Una scelta calcolata dagli autisti per aggirare il divieto di manifestazione proclamato dalla prefettura di Roma che aveva avvertito che non sarebbero stati accettati disagi per gli automobilisti e per i mezzi pubblici della Capitale. Quindi cartelli e slogan soprattutto contro il sindaco Alemanno reo di aver tradito chi, nel 2008, ha dato un contributo importante alla sua salita al colle capitolino. Il presidente di Uritaxi, Bittarelli, ha parlato di uno scipero che si è rivelato “un totale fallimento”, per poi dire che l’adesione si è attestata al “3-4 per cento dei quasi ottomila taxi romani”. Fatto sta che file di utenti in attesa sono state registrate sia alla stazione Termini che all’aeroporto di Fiumicino. Mentre le aree di sosta del Centro storico erano vuote. Anche dal fronte politico rimbalzano le stesse polemiche registrate tra gli oltre ottomila tassisti romani. I consiglieri comunali del Pdl di Roma Capitale, Andrea De Priamo, Lavinia Mennuni e Federico Mollicone hanno bollato come “fallito” lo sciopero di oggi: “Siamo convinti – hanno aggiunto gli esponenti capitolini di maggioranza – che l’assessore alla Mobilità, Antonello Aurigemma, non cederà ad alcun ricatto e proseguirà il lavoro intrapreso, all’insegna del dialogo, per arrivare all’approvazione in Assemblea capitolina della proposta di regolamento approvata dalla giunta, frutto di una mediazione che ha finalmente coinvolto tutte le parti in causa, comprese importanti realtà associative dei consumatori, che coniugherà le esigenze dell’utenza con quelle dei tassisti lavoratori”. Più moderata la posizione del collega di partito, Maurizio Berruti, che ha ricordato che lo strumento dello sciopero, “oltre che un diritto costituzionale inalienabile, è comunque il sintomo di un qualche disagio delle persone che lo attuano”. Di forte adesione, invece ha parlato il capogruppo democratico Umberto Marroni: “Lo sciopero degli operatori del servizio pubblico non di linea ha avuto una adesione consistente e non va sottovalutato. La manifestazione che ne è scaturita è stata una manifestazione civile che ha posto questioni concrete come: la lotta all’abusivismo, l’applicazione degli incentivi, l’adeguamento e l’ampliamento della rete delle corsie preferenziali. La giunta non tenti di sminuire la portata di un malessere che deve indurre ad una riflessione e soprattutto non si arroghi l’attribuzione di una delega in bianco sulle tariffe esautorando il ruolo specifico del Consiglio comunale”. Il Pd sollecita l’assessore Aurigemma “ad avviare quanto prima un tavolo di confronto anche con i gruppi consiliari nell’interesse degli operatori e della città. I costi del servizio sono materia specifica del Consiglio comunale che nella propria autonomia e al di fuori delle pressioni esercitate da gruppi più o meno rappresentativi dovrà valutare le ripercussioni economiche per i cittadini, le imprese, gli operatori tenendo conto anche dei vantaggi che potranno derivare alla città da un servizio pubblico migliorato qualitativamente nel parco auto meno inquinante, più efficiente e trasparente”. Marroni tiene a puntualizzare che il proprio gruppo non sarà disponibile “a mediazioni tendenti a ridurre le misure di trasparenza del servizio a garanzia degli operatori onesti e dei fruitori del servizio”. Per questo il capogruppo Pd torna a ribadire quelli che sono i caposaldi necessari della nuova delibera per i taxi romani: emissione dello scontrino; l’adeguamento degli incentivi e abbattimento degli agenti inquinanti prodotti dalle auto bianche e, infine, l’introduzione del numero unico.
Fonte: Il Velino – ped – 07/6/2011
ANALISI DETTAGLIATA DELLA GIORNATA DEL 7\6\2011
*conta solita di mattina 650 taxi al polmone… oggi 8 taxi,e’ uscito IL NUM 7 !!!!!!!!!!
*alcune di quelle licenze,(sempre di quella coop) hanno fatto anche 4 corse!!!!! Dati alla mano !!!!
*centrale radio 6645 dalle 9 alle 10 sono state lanciate 234 corse…. confermate solo 8 ,i taxi non c’erano proprio in giro !!!!!
*conta solita di pm 350 taxi al polmone….. oggi solo 24 taxi , e’ uscito 23.
*parcheggi vuoti a Roma per l’intera giornata
*al polmone taxi alle 17 aveva chiamato solo il numero 37 !!!!! rifletti caro collega!!!
*stamane grossa affluenza di colleghi sprovvisti di tag al box che si affrettavano per l’ installazione( ci dicono che erano tutti di quella solita coop)che il loro padrone cercava disperatamente qualcuno che potesse lavorare su fco e quindi li obbligava ad installare in fretta il tag ( pooveriniiiiiii )
*roma vuota di taxi fino alle 20 ,non girava una macchina bianca, solo qualche povero “collega”comandato dal quel solito padrone.
*un collega, prima di andare a cena a fco e’ passato per il polmone, erano le 19\45 sempre del 7\6\2011…..= desolazione totale. una via crucis di gente in attesa di taxi al molo A e B
*poi, tornando a casa e sentendo tutti i radio giornali ascoltavo CHE 1000 persone scese in piazza e astensione dal lavoro per ilo 95% circa!!
*beh caro collega noi volevamo proprio questo….anzi abbiamo invitato i colleghi o di venire in piazza o rimanere a casa.
NOVANTACINQUE PER CENTO DI ASTENSIONE !!!!!!
tassista romano » Beh, è normale sentire il solito balletto di dati. Noi non c’eravamo ovviamente, ma riconosciamo lo stesso immutato stile di fare informazione che ci veniva riservato durante i nostri scioperi e che in definitiva lascia il lettore disorientato. Scioperi ne abbiamo fatti anche noi milanesi e la musica era la stessa: percentuali di adesione fortemente contrastanti! La verità – si dice – sta sempre nel mezzo, ma secondo il nostro collega di Roma il piatto della bilancia pende molto di più da un lato e c’è da crederci. Sul ruolo dei vostri rappresentanti di categoria siamo molto perplessi.
Ciao, siamo la redazione di Uniroma.tv.
Dato il tema del tuo blog, forse può interessarti il nostro servizio “Taxi in sciopero”; in questio giorno i tassisti univocamente sono scesi in piazza per protestare.
http://www.uniroma.tv/?id=18967
Ciao, a presto!
Grazie. Pubblicato.