Aggiornamenti tariffe in ritardo: noi non ci stupiamo più

scimmia___Protesta degli autisti contro Comune e Regione: i tassametri e gli adesivi con le tariffe per Malpensa sono ancora da aggiornare. "Siamo costretti a farci dare i 50 centesimi"

«Per la corsa sarebbero 15 euro, ma dovrebbe darmi 50 centesimi in più: scusi, ma il tassametro non ce l’hanno ancora aggiornato». Non si meraviglino, i milanesi che prendono un taxi in questi giorni, a sentirsi raccontare questo ritornello. È tutto vero: gli aumenti di prezzo sono scattati, ma in un clima di caos. La stragrande maggioranza dei tassametri non è ancora stata adeguata, l’ufficio auto pubbliche del Comune non è riuscito a smaltire il lavoro: quasi tutte le auto bianche, quindi, viaggiano con un cartello sui sedili posteriori per informare il cliente che a fine corsa dovrà pagare mezzo euro in più rispetto al display. E non tutti accettano.

Grande confusione anche per le tariffe fisse: da tre giorni tutte quelle da e per Malpensa sono rincarate di 5 euro, ma le vetrofanie nuove da appendere sui finestrini, il cui aggiornamento spetta alla Regione, non sono ancora arrivate. E l’ordine di servizio che invita intanto i tassisti a lasciare appese quelle vecchie fa venire più di un dubbio sul rischio truffa. «La prossima volta Regione e Comune si muovano prima» polemizzano i tassisti. I rincari sono stati decisi a fine aprile, dopo un braccio di ferro con la Regione che ha accordato alcuni adeguamenti automatici del tassametro: il prezzo al chilometro è cresciuto di circa un centesimo al minuto, la «bandiera» — il solo costo per sedersi in auto — è salita da 3 a 3,20 euro (di giorno), da 5,10 a 5,20 (festivi) e da 6,10 a 6,20 (di notte), mentre per andare dalla Malpensa alla città oggi si pagano 90 euro, 65 fino a Rho-Fiera e Varese e 100 euro da Malpensa a Linate.

Il Pirellone fa sapere che le vetrofanie sono in fase di stampa e entro pochi giorni ogni Comune le distribuirà. Ma è polemica. Raffaele Grassi, presidente del Satam, sindacato con più iscritti, attacca: «Come sempre la Regione si è mossa tardi — denuncia — siamo costretti ad appendere cartelli e a spiegare ogni volta che non siamo disonesti, ma che gli aumenti sono concordati». Marco Luisi, Confartigianato: «Con questi cartelli sembra di chiedere l’elemosina — dice — si sapeva da gennaio degli scatti, le istituzioni avrebbero dovuto muoversi prima: solo con un po’ di anticipo il Comune riesce ad adeguare tutte le auto in tempo. Iniziare a giugno, come quest’anno, ha dato questi risultati».   fonte: milano.repubblica.it 4/07/2011

19 commenti

  1. Sono gli stessi uffici e le stesse istituzioni che avanzano nei ns confronti alti coefficienti di qualità, attivando anche verifiche a campione. Se facessero un autoesame e una sana autocritica potrei anche giustificarli per i loro “soliti” ritardi

  2. sono d’accordissimo con te… comunque pur avendo l’aggiornamento gia’ in essere non applico nessun tipo di richiesta in piu’ senza il tariffario nuovo… anzi oggi per malpensa ho tranquillamente richiesto l’importo vecchio come da vetrofonia esposta…

  3. Anche io nn chiedo i 50 centesimi, anche se, a conti fatti, con una media di 15 corse al giorno per 25 giorni al mese stò rinunciando a quasi 190 euro al mese………per quanto riguarda le tariffe fisse, almeno quelle le appplico.

  4. concordo ovviamente con i commenti di tutti voi ma… a me è capitato nel periodo in cui si dovveva chiedere i 20 cent in più,ma che goduria è chiedere qualcosa in più ai mortaccioni con la moneta in mano pronti a darti diligentemente quello che segna il tassametro che aspettano i 10 centesimi di resto? ahah ciao culeghi,robytaxi ;-))

  5. Scusate ma perchè credete di fare la figura dei morti di fame??? Io il cartello l’ho esposto dietro, quando mi pagano sono io che do il resto già con 50 cent in meno. Se contestano gli faccio notare il cartello che hanno a 30 cm dal naso. Stessa cosa per chi me li da contati: “signore mancano 50 cent non l’ha letto il cartello???” (come a dire riesci a fare qualcos’altro che non sia parlare al tel.????).
    Non credo che il vostro distributore si senta a disagio o un morto di fame quando vi vede sapendo che vi alza il prezzo del gasolio di un centesimo al giorno…………….

  6. Andrea » Eh… come darti torto…per me assolutamente no! Ognuno si comporti come vuole, ma da assiduo lettore di Topolino (quando ero bambino ovviamemte) ho sempre considerato giusta la teoria di Paperon de Paperoni: decino su decino si costruisce una fortuna. Noi siamo ben lungi dal costruirci una fortuna, ma forse riusciamo a fare mezza spesa al supermercato, tre pieni di gasolio, un cambio d’olio. Se il cliente resta con la mano aperta in attesa dei 10 centesimi di resto, perchè non posso restare IO con la mano aperta per attendere 50 centesimi di supplemento? Entrambe sono condizioni legittime e legittimate da un regolamento. Rinunciare all’obolo “per il quieto vivere” (per temere discussioni con i clienti) non fa di noi dei santi o dei virtuosi. Leggere i giornali per credere

  7. Concordo in pieno sia il commento di Andrea che di Leonardo, NON RUBIAMO NIENTE A NESSUNO!! CI SPETTA!!, ci lamentiamo per la miseria che ci riconoscono e poi facciamo gli schizzinosi? Io li conteggio ed eventualmente lo sconto lo riconosco a chi decido io.

  8. Secondo me il problema non sta nei 50 centesimi (che io non chiedo ma che è un diritto chiedere) ma nel fatto che anche questa situazione ci rende sempre meno “simpatici” e “vicini” agli altri cittadini. Certo se si pensa che nasce dall’ufficio auto pubbliche, che sarebbe il “nostro” ufficio è un’ennesima contraddizione! Ma le associazioni non protestano????

  9. Non è vergognoso che gli adeguamenti terminino a NOVEMBRE?
    Ma quanto poco lavorano in via Messina?
    Ah, già… non è un azienda privata…

  10. alby » Hai presente quanti siamo? E ogni taxi deve fare il collaudo della tariffa! Dai Alby non fare il cattivo.

  11. Marco,conosciamo molto bene gli orari di via Messina e sai anche tu che neanche in casi eccezionali esiste la parola “straordinario”.

  12. alby » Con l’elevato numero di taxi, il poco personale disponibile, la programmazione manuale e il collaudo manuale, non è possibile fare miracoli. Non lo dico per giustificare le frequenti carenze organizzative dell’ ufficio autopubbliche, ma ritengo che allo stato attuale della tecnologia si possa e si debba migliorare drasticamente la gestione della flotta autopubbliche razionalizzando tempi e metodi.
    Le nuove tecnologie però costano e comportano un rinnovo della gestione organizzativa e della strumentazione di bordo: i moderni tassametri sono dotati di un calendario radiocontrollato per l’aggiornamento automatico dei parametri di costo senza dovere intervenire manualmente. L’adeguamento avverebbe globalmente su tutti i tassametri nel giro di pochi giorni, lasciando il resto del tempo per il collaudo su strada e la verifica dei sigilli.

  13. Bhè ultimamente quasi tutti aspettano i 10 centesimi di resto e che siamo noi i più fessi???????Non rubiamo niente a nessuno è solo il dovuto!!!!!!Prescindere che è sbagliato il modo con cui si è gestito il tutto

  14. D’accordo che nell’Uff. Autopubbliche non si effettuano straordinari. Vi prego notare che:
    1. Non so se sia questo il caso, ma gli straordinari costano, il Comune non è ricco come Creso, e non credo gradisca, anzi credo ci sia proprio la direttiva di non fare straordinari inevitabili.
    2. Non possiamo certo essere NOI a pretendere che il personale venga adeguato ai picchi di maggior lavoro, no? Mi attenderei la risposta del Sindaco fatta più o meno così: “va bene. Adeguiamo il personale al periodo di maggior lavoro. Ma adeguiamo il numero di taxi alle richieste dei periodi Macef/Micam/Mipel/Design Week. Ciò che vale per noi, vale per voi”.

  15. Infatti noi abbiamo il turno libero quando serve ,non siamo certo così rigidi.
    Perchè loro non devono fare lo stesso?

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