Migliaia di tassisti greci hanno marciato nel centro di Atene oggi, martedì 26 luglio, per protestare contro i piani del governo di aprire il proprio settore alla concorrenza, una riforma chiave prescritto dalla UE e del FMI. Più di 3.000 i conducenti che sventolando bandiere greche e striscioni con la scritta la scritta "i taxi non saranno svenduti" radunati pacificamente davanti al parlamento, dove il ministro dei Trasporti Yannis Ragousis ha informato i parlamentari partito di governo sulla riforma. "Noi non vogliamo tornare indietro",ha dichiarato il 48enne George Volis. "Abbiamo comprato le licenze con sacrifici". In sciopero dal 18 luglio i sindacati dei tassisti si oppongono ai piani di rilascio di licenze
per una piccola tassa, che avrebbe posto fine alla pratica di trasferirle per decine di migliaia di euro, ribadendo che la riforma contribuirà ulteriormente a ferire un settore già colpito dall’ austerità. I tassisti hanno bloccato l’accesso a porti e aeroporti la scorsa settimana e in fila ai caselli delle autostrade (facendo passare gratis gli automobilisti) in una protesta che rischia di danneggiare il turismo come settore chiave mentre l’alta stagione prende il via. La Grecia conta sulle sue soleggiate isole e monumenti antichi per una ripresa economica in quanto combatte una crisi enorme debito ed è in recessione per un terzo anno consecutivo. Domenica scorsa, i tassisti hanno occupato le biglietterie presso il sito archeologico sulla collina dell’Acropoli lasciando entrare i turisti gratuitamente. La liberalizzazione di circa 135 professioni protette per migliorare la competitività in ritardo di sviluppo e aumentare la ripresa economica è stato richiesto dalla UE e il FMI, come parte di un accordo di 110.000.000.000 € per risparmiare la Grecia dal fallimento. In pratica, l’apertura di settori quali le farmacie, del turismo e della professione forense è stata finora limitata, con il governo che ha ceduto alle richieste sindacali di tenere alcuni regolamenti in vigore. I tassisti hanno esteso la loro sciopero e si sono detti determinati a continuare se il governo non ritira i suoi piani. Il governo ha ripetutamente esortato a porre fine al loro sciopero. "Lo sciopero dei taxi non può più essere giustificato", ha detto il portavoce del governo Elias Mossialos a Flash radio. ""Loro (i proprietari di taxi) deve discutere con il governo". (Reporting by Renee Maltezou)
Articolo in lingua originale da Reuters 26/7/2011