I tassisti milanesi dicono no al "pacchetto Monti". E, di fronte all’ipotesi di liberalizzazione della professione, provvedimento che il nuovo Governo si appresta a varare, promettono battaglia in difesa della categoria.
«È inutile nascondere che siamo preoccupati. – spiega Salvatore Luca,dirigente del settore Taxi dell’Unione Artigiani della Provincia di Milano Dopo il ragionevole stralcio del nostro settore dai provvedimenti di liberalizzazione assunti dal precedente Esecutivo, non vorremmo che si ricominciasse a mettere nel mirino la professione di tassista, che sta già pagando pesantemente gli effetti della crisi».
Stando alle analisi dell’associazione, a Milano negli ultimi due anni il calo della clientela per le auto pubbliche è stato nell’ordine del 18-20%. Se a questo si aggiunge che i costi di gasolio e benzina sono aumentati rispettivamente del 19,8% e 16,8% solamente negli ultimi dodici mesi, e che quello dei pezzi di ricambio è cresciuto del 5,9% (dati dell’Ufficio statistica del Comune), «è evidente che far quadrare i bilanci diventa sempre più possibile (forse è un errore, intendiamo “difficile”)» prosegue Luca. A poco serve infatti «il parziale rimborso che pure arriva attraverso le accise – concede il dirigente del settore Taxi – che compensa solo una minima parte di quelle voci di spesa che pesano in maniera particolare su chi, come noi, deve fare ogni giorno i conti con le pompe di rifornimento per svolgere la propria attività».
Tanto più che «i premi dell’assicurazione Rca sono lievitati in misura esponenziale, per cui non sono certo compensati dai piccoli ritocchi che hanno riguardato le tariffe del servizio». Da qui la preoccupazione per i provvedimenti che potrebbero essere presi dal Governo Monti, nei confronti dei quali i tassisti milanesi sono pronti a dar battaglia. «Non possiamo nemmeno immaginare che nel nome di una pur necessaria risistemazione delle finanze nazionali, si finisca per far pagare categorie che costituiscono una risorsa indispensabile per il Paese e per le grandi città come Milano prosegue Luca -soprattutto in una fase come quella attuale, nella quale è in corso un’intensa preparazione all’appuntamento con l’Expo del 2015, quando il ruolo del servizio auto pubbliche diverrà oltremodo strategico». Una posizione chiara.
Così come è chiara la richiesta di «sottoporre qualsiasi intervento sul settore a un tavolo di concertazione che vagli e discuta il provvedimento», che corre però il rischio di rimanere inascoltata. «In questo momento i tassisti rischiano di diventare il capro espiatorio della mancanza di liberalizzazioni in molti settori economici del nostro Paese» spiega Tommaso Di Buono, presidente di Adiconsum Milano. Anche se la responsabilità sarebbe «in buona parte della stessa categoria, che in passato si è sempre opposta a qualsiasi forma di liberalizzazione, pure alla più blanda, – prosegue Di Buono – ora il pericolo è di trovarsi difronte a un Governo che potrebbe intervenire in maniera anche troppo incisiva».
È ciò che accadrebbe, ad esempio, se venisse decisa una liberalizzazione totale del settore, che «finirebbe per trasformare in cartastraccia, da un giorno all’altro, licenze pagate ben oltre 100 mila euro, la cui vendita a fine carriera ha sempre rappresentato una sorta di liquidazione per i tassisti» spiega il presidente di Adiconsum.
Un’eventualità a cui«giustamente i tassisti si oppongono – conclude Di Buono – ma che il Governo potrebbe anche decidere di assumere, facendo dei tassisti un capro espiatorio».
fonte: uritaxi.it 28/11/2011
Io sono in agitazione da mesi e mesi, e mi sa che se lunedì 5 dicembre esce la parola TAXI l’agitazione sarà palpabile in tutte le città, da Bolzano a Catania. Tutti uniti con la forza della ragione e della sopravvivenza….
Chi ha detto queste frasi dovrebbe essere a fine mandato (così mi hanno riferito). Per il resto se per agitazione si intende stare allerta per salvaguardare il proprio lavoro e i propri diritti allora bisogna esserlo SEMPRE!!! Sul resto concordo pienamente con FI97
il nostro futuro non si tocca…..uniti!!!!
Tutti uniti………sperém!
Natale sui monti quest’anno
Prego notare un fatto insolito, per cui si può dire che domani arriva la neve: un rappresentante delle Associazioni di Consumatori, oltre alla solita cacchina (lascia intendere che il ns settore non abbia visto interventi liberalizzatori, dimenticandosi del decreto Bersani) dice che una liberalizzazione del settore sarebbe TROPPO!!!
Domani nevica…
Ma chissenefrega se S.L. è alla fine del mandato! Ti sembra che cambi qualcosa? Anzi meglio, almeno a qualcuno comincia a bruciare la pelle appoggiata al cadreghino!
ZioTaxi » Sei al limite della bannatura, però il concetto è chiarissimo.
A prescindere dalle liberalizzazioni, il ********** ***** e i suoi amici tecnocrati d’Europa si affrettano a varare misure di austerità che porteranno inevitabilmente l’Italia al default.Gli Squali, ovvero i fondo d’investimento sono già pronti per depredare l’intero continente;aziende ,servizi pubblici e distruzione totale dei diritti.Pessimismo? No,la semplice osservazione della realtà e il solo unico motivo di questa crisi finanziaria.
Ragazzi miei il 5/12/2011 spero che si sappia di che morte dobbiamo morire,e comunque ricordate che può sembrare che la gente dormi sonno tranquilli nei posteggi ma vi posso assicurare che quello “che l’uomo divide i SOLDI uniscono”
li aspetto lunedi i signori tecnici invischiati con le banche….ocio che il barile è pieno,meglio non tirar troppo la corda sulla pelle di gente che lavora 10 ore sulla strada per mantenere la famiglia pagare la licenza etc,non cercate di rovinare anche queste persone….ocio che l’acqua sta già scivolando dal barile !!!!!!!!!
il mio rispetto va a chi ritengo che si sia prodigato per la categoria e non mi sembra che i cadreghini siano sempre comodi,conosco la vita sindacale di Milano e mi fa’sorridere pensare quelli della categoria unita fare i cortei alla Facc****,di vecchia memoria.Ritengo comunque che ci siano altre strade da percorrere e che si propongano perche’ormai siamo alla frutta.
Sono in piazza da 11 anni, e sono 11 anni ke ci spaccano la **…**… sempre allerta col **** ben stretto ;P
non capite: se fanno come in Grecia diventa vivere o morire e i dormienti dei posteggi o si svegliano o periscono. Non con ta niente da quanti anni sei in piazza, o quello che diceva tuo nonno. Questi chiudono le fabbriche, delocalizzano, distruggono centinaia di migliaia di posti di lavoro: 5 milioni fra disoccupati ufficiali, cassintegrati da più di tre anni, scoraggiati e precari a vita in Italia adesso, qui. NON GLIENE FREGA NIENTE DELLE NOSTRE PICCOLE E INSIGNIFICANTI VITE; NON CONTIAMO NULLA A MENO CHE…. ***********************************. Allora verranno a patti, se avremo voglia di farne. Su con la vita, siamo molto più potenti di quanto pensiamo se siamo disposti ad andare fino in fondo. A meno che ci lascino in pace, naturalmente
Post 10——Finalmente vedo che man mano che si avvicina lunedì la febbre comincia ad alzarsi, anche se a me non sembra che nei posteggi i colleghi siano preoccupati più di tanto. O stanno zitti per non pensarci…
Khoolaas » La Grecia con il nuovo governo di Papademos ha fatto marcia indietro sulle liberalizzazioni dei taxi!
http://www.taxistory.it/wordpress/?p=9541
Si parla tanto di solidarietà tra colleghi,di unità ecc.ecc e intanto nessuno di voi ha notato come ultimamente le chiamate a vuoto si siano moltiplicate di numero?a nessuno di voi è capitato più spesso del solito di dover quasi letteralmente “tirar giù “il cliente dalla macchina del collega che vi stava fregando la corsa?ormai ho preso l’abitudine di accendere le quattro frecce e iniziare ad azionare gli abbaglianti a intermittenza 500 metri prima dell’arrivo dal cliente per farmi eventualmente notare nella speranza che un collega sciacallo non renda vana una mia attesa di mezz’ora al posteggio.se questi sono i segnali di unità andiamo bene!!!!!!!!!!!!!!!!!!