Pochissimo lavoro in corrispondenza all’avvicinarsi delle festività, che dovrebbero come in passato muovere gli oltre 5000 taxi milanesi. Ultimamente a causa della crisi tanti tassisti dell’Hinterland e delle provincie conurbate (Varese, Como) Bergamo) si devono spingere fino a Milano per cercarsi il lavoro che e’ definitamente morto nelle loro zone, quindi è probabile che la flotta taxi presente a Milano superi i 6000, sembra di vedere purtroppo, come succede in natura degli animali come l’orso che arriva a spingersi nei centri abitati per procurarsi il cibo, in quanto nelle zone del bosco da lui frequentate non si riesce a cacciare cibo sufficiente per far fronte al fabbisogno quotidiano.
fonte: sierra
Crisi? Quale crisi? No dai, non sapete lavorare 😉
Ieri avevo un alce con la scritta taxi davanti a me in Centrale. La scritta Taxi luminosa era perfettamente posizionata sulle corna che teneva. Regalo di natale
Se poi la sera, per dire intorno alle 23.30/24 ti piazzi a Musocco e riesci a non farti sgozzare come un capretto da qualche balordo di passaggio magari dopo 68 minuti un ***** che va in Ludovico di Breme lo riesci a portare
devo davvero pensare di essere un intruso dal momento ke posseggo una licenza di vimodrone ke ************
secondo me forse c’e’ da capire (visto che siamo sotto assedio)il perche’ di certi articoli
dai fate uno sforzo……e capite cosa c’e’ fra le righe
tra le righe? non c’è la crisi? io faccio il 6 con la megaradio degli sfigati e incasso molto meno degli altri anni,eppure sono uno che corre sempre a cercare il lavoro,se un parcheggio è pieno ne giro altri 5 prima di fermarmi,prendo anche le corse da brivido i senza telefono e quelli che aspettano agli angoli.Il lavoro è calato tantissimo e chi afferma il contrario o è in malafede o,semplicemente,non hai messo il sedere su un taxi dalla parte del conducente
Giusto per tirarvi su un pò il morale vi riporto poche righe tratte dall’editoriale di oggi a firma del nostro carissimo amico-chicago boys Giavazzi (l’articolo è co-firmato con Alesina).
” e liberalizzazione delle professioni. È fondamentale che domani Lei offra delle proposte concrete e credibili su questi temi e si impegni ad andare avanti anche a costo di affrontare le proteste virulenti di chi difende solo interessi di parte.”
Ciao
ps
Il “lei” è riferito a Monti
mesi fa con l aggiornamento tariffario doveva esserci un regolamento unico e turni uguali per tutti i conurbati…..o sbaglio…… Meglio che uno lavori a casa sua e basta….
allora,io sono in piazza dal 25 febbraio del 1998,ho una licenza di milano …percio’ stai sereno ..sono un collega.
io volevo soltanto far capire che visto che e’ dal 2006 che ci vogliono fare male forse questo tipo di interventi di marco – leonardo non sono altro che un modo di difenderci dalla liberizzazioni.
come? semplice….facendo vedere foto dove noi siamo in fila anche per piu’ di un’ora per fare una marchetta per esempio!!!
oppure fare vedere i frontalini radio.
ora,se non si capiscono queste finezze,io,personalmente non posso farci nulla.
ah,la crisi la sento anch’io
devo davvero pensare di essere un intruso dal momento ke posseggo una licenza di vimodrone ke ************
pss
Scusate l’editoriale è del corriere della sera
Magari Daniele-Giove 75 sei in crisi da tanti anni e non te ne sei accorto. O magari, come me ad esempio, i tempi belli non li hai mai visti…
daniele_giove75 » Se hai tanta anzianità di piazza è inevitabile ricordare i bei tempi, soprattutto quando tra i bei tempi che furono e quelli che sono, esiste un abisso. Con la consapevolezza che non potranno tornare.
Discorso da babbioni se vuoi, ma umanamente inevitabile, applicabile a molti momenti della nostra esistenza. Gurdare avanti sicuramente, piangersi addosso no, ma nemmeno autocostringersi a dimenticare.
Devo davvero pensare di essere un intruso dal momento che posseggo una licenza di Vimodrone che ho pagato quanto una licenza di milano? Vivo a Saronno e tre anni fa pur di non fare la parte del furbacchione, di uno di quelli che, venduta la licenza di milano, e’ tornato, con grandi sacrifici dati i miei 56 anni, in piazza evitando di essere l ennesima seconda guida. Questa concessione di lavoro, la conurbazione, e’ stata istituita dopo che ho venduto la prima licenza e proprio non mi riesce di sentirmi un che se ne approfitta a discapito altrui. Lavoro onestamente come tanti in questa categoria, mi lamento il meno possibile, se non nulla, e, per quanto bisognoso di pagare la licenza (7 anni), nei giorni di sciopero o turno libero, per qual si voglia ragione, dopo le mie dieci ore, proprio perché c’ e’ crisi per tutti, stacco e torno a casa senza problemi. Conosco gran parte dei colleghi che da oltre venti anni fanno questo mestiere e tanti conoscono me e non dico un’eresia quando affermo che coloro che si lamentano di più e che facilmente trovi fuori a fare cassetto anche oltre il loro turno sono proprio quelli che la licenza se la sono pagata da un pezzo. Lamentarsi e’ lecito, scadere nel ridicolo in certe circostanze e’ davvero da spudorati. Cordialmente, luciano doati.
OK ragazzi però non facciamo il polemicone sulle conurbazioni, altrimenti… ZAC!
Andate su unicataxifirenze,ci hanno liberalizzati.